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“Un vecchio adagio dice che
una visione senza un piano è un sogno
e un piano senza una visione è un incubo:
in Italia siamo riusciti, negli ultimi 20 anni,
a fare entrambe le cose.”

PIETRO COLUCCI

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“Siamo convinti che un'impresa
che investe correttamente in presidi ambientali
sia, alla fine, meno rischiosa
anche per chi concede credito.”

CITAZIONE DA INTERVISTA A NUOVA FINANZA

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“L’efficienza energetica è un tema
sul quale il sistema Paese dovrebbe concentrarsi,
avviando le realtà italiane a diventare smart grid.”

DALL'INTERVENTO AL FORUM QUALENERGIA 2015

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“ Il futuro di tutti passa attraverso
una presa di coscienza consapevole,
la condivisione e la partecipazione
di tutte le parti coinvolte
nel processo energetico dalla produzione
al consumo”.

DALL'INTERVENTO AL FORUM QUALENERGIA 2015

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“Da imprenditore sono abituato a essere pragmatico, ma sono anche sostanzialmente un sognatore.
E questo mi è servito.
Una visione di scenario proiettata verso un futuro diverso e la capacità di immaginare che il cambiamento sia un’opzione possibile,
nonostante i forti interessi economici coinvolti,
sono requisiti indispensabili
per operare nella green economy.”

CITAZIONE DA INTERVISTA A BUSINESS PEOPLE

In questa sezione sono riportati gli articoli riguardanti Pietro Colucci pubblicati sulle testate nazionali, internazionali e locali.
Gli articoli sono navigabili attraverso la selezione della testata giornalistica oppure selezionando il tag di riferimento, personalizzando il proprio percorso di lettura.

Il Mondo - 14/12/2012 -  Se è vero che l’ambiente è un business ricco e che il futuro dell’economia non può essere che un mix di «green, blue, white», allora una realtà che occorre tener d’occhio è Kinexia, società quotata controllata da Pietro Colucci attraverso Sostenya, holding in cui c’è anche la quota di maggioranza di Waste Italia. Infatti, Kinexia ha appena approvato un piano industriale triennale (2013-2015) in cui accanto alle tradizionali attività nella produzione di energia da fonti rinnovabili (agroenergie, teleriscaldamento, eolico, fotovoltaico, efficienza energetica) ne affianca una in campo ambientale, e non solo in Italia, che in prospettiva diventerà straordinariamente strategica. La società, creando due business unit, da un lato rinnova il suo business storico delle rinnovabili spostando l’asse verso due attività che, anche alla luce delle nuove normative del settore, potrebbero rivelarsi più remunerative del fotovoltaico e dell’eolico.

La prima è quella della trasformazione in energia degli scarti della produzione agricola (un terreno in cui si stanno muovendo molti interessi, a cominciare daTerrae di Federico Vecchioni con soci come Enel, Generali e Gavio) mentre la seconda è quella dell’efficentamento energetico. Dall’altro lato, il focus sull’ambiente punta sulle tecnologie per il trattamento, il recupero, la valorizzazione e la messa a dimora sia di risorse organiche sia no. Un fronte, in cui Kinexia e Waste sono destinate a collaborare e integrarsi, nel quale Colucci ha già fatto un passo nel campo del trattamento dell’amianto. Ha, infatti, realizzato una specifica alleanza con il gruppo Todininel campo dell’utilizzo energetico di quel materiale, grazie al quale Kinexia si rafforza nel waste-to-energy. Uno schema che porterà la società guidata da Colucci a un portafoglio ricavi più equilibrato (65% rinnovabili, 35% ambiente) che passerà dai 68 milioni del 2012 ai 107 del 2015, con un ebitda che più che raddoppia (dal 13% al 30%)...

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