Sole 24 Ore - 18/04/2012 - Il taglio degli incentivi al fotovoltaico e la stretta del credito mettono sotto pressione igruppi italiani delle rinnovabili. In questo scenario c’è anche chi, come l’azionista di maggioranza di Kinexia, ha deciso di far da sé, convertendo 52 milioni dei propri finanziamenti soci in unaspecifica voce dipatrimonio netto. Pietro Colucci, ha spiegato che si tratta di «un gesto a beneficio di tutti gli azionisti», ma di certo in Borsa non si vive di magnanimità. E con un titolo che, nonostante il recupero suiminimi toccati ametà gennaio, dimezza comunque ilproprio valore nell’ultimo anno, qualche incentivo agli investitori bisogna darlo. E così per permettere la distribuzione del dividendo – che, viste le perdite dellagestionepassata avrebbe richiesto un abbattimento del capitale – è arrivata la conversione del finanziamento. Una «captatio benevolentiae», insomma, di Colucci verso i soci di minoranza. Anche perché non è ancora tramontata l’ipotesi di un operazione di fusione a parti correlate fra Kinexia e Waste Italia...
Finanza fai-da-te per i soci di Kinexia
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