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“Un vecchio adagio dice che
una visione senza un piano è un sogno
e un piano senza una visione è un incubo:
in Italia siamo riusciti, negli ultimi 20 anni,
a fare entrambe le cose.”

PIETRO COLUCCI

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“Siamo convinti che un'impresa
che investe correttamente in presidi ambientali
sia, alla fine, meno rischiosa
anche per chi concede credito.”

CITAZIONE DA INTERVISTA A NUOVA FINANZA

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“L’efficienza energetica è un tema
sul quale il sistema Paese dovrebbe concentrarsi,
avviando le realtà italiane a diventare smart grid.”

DALL'INTERVENTO AL FORUM QUALENERGIA 2015

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“ Il futuro di tutti passa attraverso
una presa di coscienza consapevole,
la condivisione e la partecipazione
di tutte le parti coinvolte
nel processo energetico dalla produzione
al consumo”.

DALL'INTERVENTO AL FORUM QUALENERGIA 2015

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“Da imprenditore sono abituato a essere pragmatico, ma sono anche sostanzialmente un sognatore.
E questo mi è servito.
Una visione di scenario proiettata verso un futuro diverso e la capacità di immaginare che il cambiamento sia un’opzione possibile,
nonostante i forti interessi economici coinvolti,
sono requisiti indispensabili
per operare nella green economy.”

CITAZIONE DA INTERVISTA A BUSINESS PEOPLE

In questa sezione sono riportati gli articoli riguardanti Pietro Colucci pubblicati sulle testate nazionali, internazionali e locali.
Gli articoli sono navigabili attraverso la selezione della testata giornalistica oppure selezionando il tag di riferimento, personalizzando il proprio percorso di lettura.

Ansa 04/12/2011 - L’Italia in emergenza rifiuti in due anni. Le discariche distribuite sul territorio nazionale raggiungeranno i limiti autorizzati e non potranno più’ accogliere ulteriori quantità di rifiuti. E’ questo il dato che emerge rapporto ‘Gli impianti per il trattamento dei rifiuti in Italia’ presentato oggi a Roma da Fise Assoambiente, I’Associazione di Confidustria che rappresenta le aziende che operano in campo ambientale.

Secondo lo studio, in Italia il conferimento in discarica rappresenta un ruolo dominante sia per i rifiuti urbani con il 47% sia per quelli speciali e pericolosi con il 44%. Un dato allarmante, si legge nel dossier, e’ dato dai tempi amministrativi e tecnici per realizzare non solo le nuove discariche ma anche gli impianti di incenerimento: si va da un minimo di quattro anni a un massimo di sei. Questo, “evidenzia un Paese che si trova in notevole ritardo”.

I rifiuti che vengono bruciati nel nostro Paese sono il 12% con una media europea pari a oltre il 20%. Ce’ da sottolineare una capacita’ di recupero energetico dei termovalorizzatori distribuita in modo disomogeneo: 69,8% al nord, 14,6% al centro, 15,6% al sud. Mentre gli impianti di recupero dei rifiuti sono 6.404 con una capacita’ di trattamento annua di 150,8 milioni di tonnellate. “Non si può’ aumentare – osserva Pietro Colucci, presidente di Fise Assoambiente – di volta in volta la capacità delle discariche perché questo genera I’ emergenza”. "Se si continua su questa strada - rileva Edo Ronchi, presidente della Fondazione sviluppo sostenibile che ha curato il rapporto - “si arriva al collasso. E la causa principale e’ la discarica che e’ ancora il sito a cui si fa più’ ricorso